La nostra storia
L’UPPI, ad oggi, è sicuramente l’Associazione maggiormente rappresentativa della Proprietà Immobiliare. La sua nascita risale al 18 Giugno 1974; il suo ideatore e fondatore, l’avvocato Nerio Marino di Genova, con l’animo di esaminare il quadro generale della situazione all’indomani dell’ennesima legge di blocco delle locazioni, anche alla luce della complessa problematica che avviluppava il settore immobiliare, partorì un’idea innovativa : dare vita ad un’associazione di piccoli proprietari.
L’Associazione nel suo sorgere aveva pochi mezzi a disposizione, ma i suoi membri avevano l’entusiasmo di chi era consapevole di essere protagonista di un evento destinato a lasciare un solco nella storia. Era stata individuata politicamente la figura del Piccolo Proprietario Immobiliare.
Per poter incidere in termini concreti bisognava però uscire dall’ambito cittadino genoano organizzando l’UPPI su scala nazionale per diffondere l’idea fino a creare un vero e proprio movimento di opinione. Tramite operatori e professionisti del settore immobiliare di altre città, venivano costituite sedi UPPI a Firenze, Milano e Torino. Di lì a poco nascevano le prime sedi nel Veneto. I tempi erano maturi per fondare la Federazione Nazionale delle UPPI, il cui atto costitutivo veniva rogato nei locali dell’Hotel Savoia Majestic di Genova il 1° Febbraio 1975.
Nel mese di Settembre 1975 viene organizzato il primo Congresso Nazionale dell’UPPI ed in tale sede viene approvato il primo documento ufficiale che rappresenta ancora oggi il “Manifesto della Piccola Proprietà Immobiliare”. In esso viene sinteticamente precisata :
- la differenziazione tra la piccola e la grossa proprietà;
- il dialogo costruttivo con le organizzazioni sindacali dell’inquilinato;
- l’apartiticità, pur nel rispetto del rapporto dialettico e democratico verso tutti i partiti politici operanti nell’ambito della Costituzione;
- il collegamento diretto con gli Enti pubblici centrali e periferici per la realizzazione delle istanze della base relative ad ogni provvedimento, contingente o a lungo termine, nel settore immobiliare;
- l’insostenibile situazione riguardante il problema della casa e della disciplina urbanistica, causa primaria dell’iniquo stato in cui versano i piccoli proprietari da oltre quarant’anni,
- l’importanza della piccola proprietà come funzione trainante della economia, attraverso il risparmio ed il rifiuto dei consumi indiscriminati,
- l’insufficienza della legislazione in materia, improntata al costante ricorso a provvedimenti congiunturali e provvisori, che hanno in effetti favorito le grandi società immobiliari speculative, con il consequenziale aggravamento del problema della casa,
- la presa di coscienza dei piccoli proprietari immobiliari – che costituiscono la maggioranza degli italiani – della necessità di dissociarsi dal comportamento della grossa proprietà immobiliare, i cui interessi sono diversi e spesso contrastanti, onde far valere i loro diritti.
Oggi l’UPPI conta di oltre 250 sedi provinciali e comunali che coprono l’intero territorio nazionale.
Tra gli scopi statutari si annovera anche quello di diffondere l’Unione oltre i confini nazionali per la tutela dei nostri emigrati all’estero che abbiano mantenuto interessi immobiliari in Italia. Otto anni dopo la sua costituzione, il presidente nazionale dell’UPPI viene invitato a tenere a Toronto una prolusione al Congresso mondiale sulla casa.
In seguito i vertici nazionali dell’UPPI vengono invitati a vari altri convegni quali relatori.
Tra i più importanti ricordiamo
– l’incontro del Settembre del 1985 a Washington nell’Aula Magna dell’Alta Corte Federale d’Appello degli Stati Uniti durante il quale l’avv. Nerio Marino pronuncia un discorso su “la proprietà immobiliare e la sua funzione sociale in Italia e negli Stati Uniti d’America”
– il Convegno di Giugno 1996 ad Istanbul nel quale l’ONU invita l’UPPI, in rappresentanza dell’associazionismo italiano di categoria, alla seconda Conferenza mondiale sugli insediamenti umani, “Habitat II” conferendo l’incarico al Presidente Marino di tenere la prolusione introduttiva dei lavori del Forum “Housing Solutions”.
In seguito a tali prestigiosi incontri, i tempi erano ormai maturi per costituire la UPPI International e nel 1999 viene costituita a Strasburgo l’Union Paneuropéenne de la Propriété Immobilière. Scopo della nuova UPPI Europea è quello di armonizzare le diverse legislazioni in materia immobiliare dei Paesi dell’UE e soprattutto indurre la stessa UE a farsi carico dei problemi attinenti alla proprietà immobiliare che, in base all’art. 222 del Trattato dell’Unione Europea del 1957, sono di esclusiva competenza degli Stati membri.
La prima battaglia venne sostenuta e vinta dall’UPPI al vertice Europeo dei Capi di Stato svoltosi a Nizza nei giorni 7 – 10 Dicembre 2000 (UPPI International fu l’unica associazione europea invitata e ufficialmente accreditata così come avvenne l’anno precedente ad Helsinki 10 – 12 Dicembre 1999 alla Confernza dei Capi di Governo dell’Unione Europea).
Si trattava di fare affermare nella costituenda Carta sui Diritti fondamentali dell’Unione Europea, il diritto di proprietà. Così veniva recepito all’art. 17 il principio che “ogni individuo ha il diritto di godere della proprietà dei beni che ha acquistato legalmente, di usarli, di disporne e di lasciarli in eredità”.
Forti di questo principio dogmatico, bisognava che in concreto l’UE rimuovesse quell’articolo 222 del trattato sopracitato e cominciasse a farsi carico dei problemi della casa.
L’Union Paneuropéenne de la Propriété Immobilière negli ultimi tempi ha redatto un “libro bianco sulla proprietà immobiliare in Europa” che dapprima Prodi e poi Barroso hanno rifiutato di ricevere poichè la Commissione Europea non si occupa del problema.
Era necessario, allora, aggirare l’ostacolo e passare attraverso il Parlamento Europeo che solo può dare l’imput alla Commissione di farsi carico del problema. Per fare ciò era indispensabile che l’Union Paneuropéenne de la Propriété Immobilière fosse ufficialmente accreditata presso il detto Parlamento.
L’obiettivo è stato raggiunto in una riunione tenutasi a Bruxelles il 7 Novembre 2006, data che segna la pietra miliare della nostra organizzazione, poichè apre nuovi ed insperati scenari al fine di fare affermare quei principi di concreta tutela dei diritti dei proprietari immobiliari che gli Stati membri, l’Italia in primis, calpestano con leggi, balzelli e vessazioni di ogni genere.